Esprimere gratitudine è un ulteriore modo per farci apprezzare la vita che viviamo ogni giorno gioendo anche di cose che potrebbero sembrare banali e scontate ma che così non sono. Dovremmo imparare a fare questa cosa perché è un valido aiuto per vedere in maniera meno negativa i piccoli imprevisti che ci possono capitare e soprattutto ci può far rivalutare quelle 24 ore che pensiamo essere state una classica “giornata di m***a”. 

Facciamo un esempio di qualcosa che può essere capitato a chiunque. Giornata in ufficio in cui si è oberati di cose da fare, esci in ritardo facendo straordinari ovviamente non pagati, scopri che fuori ha iniziato a piovere ma tu non hai l’ombrello. Corri verso la metro, che causa pioggia è sovraffollata e dopo aver lasciato passare 2 treni, riesci a infilarti nel terzo che è ovviamente pieno di gente. Dopo 15 minuti pressato come in una scatola di sardine, riesci in superficie dove sta continuando ancora a piovere e ti ritrovi a correre un’altra volta verso casa, ormai strazzuppo d’acqua. Una volta arrivato, infili i vestiti in lavatrice e ti godi una doccia calda e rilassante, sapendo che in cucina ti aspetta un’ottima cena preparata dal tuo partner. 

Molti questa la definirebbero, come detto sopra, la classica “giornata di m***a” ma analizziamo tutti i momenti. È vero, giornata stressante in ufficio, come se non bastasse fuori piove e tu non hai l’ombrello, quando piove la gente va in panico e farsi un viaggio in una metro affollata, per quanto corto possa essere, non è mai un’esperienza piacevole. Ma una volta arrivati a casa, entriamo in quella che possiamo definire la nostra tana, dove abbiamo la possibilità di farci una doccia calda e goderci un’ottima cena: 2 cose che molte persone darebbero per scontate, ma che tali non sono. Sono proprio questi i momenti che dobbiamo apprezzare maggiormente e per cui imparare a dire grazie.

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COME CREARE LA GIARA DELLA GRATITUDINE

Come molti studi hanno già dimostrato, bastano 3 settimane affinché il nostro cervello impari una nuova abitudine, e imparare a dire grazie lo deve diventare. Per agevolare questa cosa, ti propongo un esercizio divertente, facile e veloce ma che se diventa un’abitudine, ti porterà moltissimi risultati positivi. Creiamo la nostra Giara della gratitudine.

Ti basterà prendere un barattolo, anche il vasetto della Nutella andrà benissimo e decorarlo come meglio credi, ma facendo in modo che quando lo si guardi, ti ispiri qualcosa di bello e positivo. Attaccaci glitter, perline, dipingilo con i tuoi colori preferiti, insomma largo alla fantasia. Una volta finito, quello sarà la tua Giara della gratitudine. Ora, per almeno 3 settimane, ma sarebbe meglio farlo ad oltranza, ogni sera prima di andare a dormire, scrivi su un bigliettino una cosa positiva e per cui sei grato che è successa nelle ultime 24 ore. Non deve essere per forza qualcosa di sensazionale e stravolgente, basta che per un momento ti abbia fatto sentire felice: una torta che avete fatto ed è stata apprezzata dai vostri amici a cena, un complimento da parte di un collega, una cena fuori con il partner, il nuovo taglio di capelli… basterà un solo pensiero per cui dire grazie. Una volta scritto, piega il bigliettino e mettilo nella giara. Fai così ogni sera e ti accorgerai che ogni giorno sarà sempre più facile trovare qualcosa per cui dire grazie. 

Il lato positivo è che più ringrazierai, più accadranno cose belle per cui dire grazie. E nelle giornate in cui sei particolarmente giù, la Giara ti tornerà in aiuto. Ti basterà infatti, rileggere 2 o 3 di quei bigliettini per riportare alla mente quel momento positivo vissuto e farti cambiare l’umore. 

Cosa aspetti? Provare non ti costa nulla e i benefici sono assicurati.



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