Claudia Ottina è un’insegnante di Pilates e istruttrice certificata di Balanced Body. Sul suo canale Instragram, Claudia_Ottina_Pilates, è seguitissima e attraverso i suoi video, dà consigli utili su come praticare esercizi di Pilates e come questa pratica sia per tutti. Con lei abbiamo parlato proprio di questo, di come il Pilates favorisca un’evoluzione e un miglioramento di mente e corpo e di come sarebbe ora di vedere l’allenamento come un strumento fondamentale per il nostro benessere, andando oltre l’idea puramente estetica che spesso l’accompagna.
Claudia, ci racconti come inizia la tua storia con il Pilates e quando da allieva hai deciso di diventare insegnante?
Mi sono avvicinata al Pilates su consiglio di una cara amica che insegnava Pilates e ne era entusiasta. Ero nel mondo del fitness da qualche anno e spesso, seppur appena trentenne, avevo dolori alla schiena e al collo, causati anche dai molti anni di equitazione. Cominciai a frequentare uno studio Pilates, con un po’ di scetticismo. Credevo che fosse una moda ed ero abituata a fare sport più di forza che di controllo e attività aerobiche, ma collo e schiena ne uscivano a pezzi e quindi mi sono detta che tentare non mi avrebbe fatto male.
Iniziai dai grandi attrezzi e poi mi appassionai anche al Matwork. In poco tempo capii quanto fosse necessario per me lavorare meno sulla forza e molto di più sul controllo del movimento e sulla muscolatura profonda e non solo su quella superficiale, acquistando flessibilità e elasticità. Non ho mai abbandonato anche l’attività cardio, come la corsa, ma non ho più potuto fare a meno del Pilates. Una volta capita la sua bellezza e l’importanza dei risultati non ci ho messo molto a iscrivermi al corso per istruttori….e ne sono passati 15 da allora.
Iniziamo subito con una “provocazione”, ci dici la tua su questa frase: ci sono 2 tipi di persone, quelli che pensano che il Pilates sia semplice e quelli che fanno Pilates.
Questa è una frase che rispecchia perfettamente la realtà. Se guardi gli esercizi eseguiti dagli altri sembrano facili e poco impegnativi, ma quando provi a fare Pilates, che sia a corpo libero o con attrezzi, ti accorgi subito che ci vuole impegno, concentrazione e soprattutto si suda!
Quando qualcuno mi dice che non vuole fare Pilates perché non si fa “abbastanza” fatica gli propongo una prova gratuita di una lezione e spesso, se non si iscrivono, è perché capiscono che è troppo faticoso. Fare esercizi in modo veloce e approssimativo può sembrare comunque efficace in un primo momento, ma poi, o ci si fa male, o i risultati non arrivano.
Il Pilates lavora in profondità e spesso richiede l’attivazione di molti gruppi muscolari contemporaneamente e questo ci obbliga a fare fatica e, quando si fa fatica si suda.
Proprio in merito, tu sei addirittura andata a Boston per certificarti come istruttore Balanced Body e hai dichiarato che chi insegna Pilates deve essere costantemente aggiornato in modo da poter offrire la prospettiva più ampia ai propri clienti. C’è ancora questa credenza che il Pilates sia una disciplina principalmente per donne, soprattutto di una certa età o pensi che si stia diffondendo maggior consapevolezza su ciò che il Pilates è?
Il Pilates è una disciplina adatta a tutti. Uomini e donne di qualunque età. Con i dovuti accorgimenti e le necessarie modifiche per ogni corpo il Pilates fa bene agli uomini come alle donne, ai giovani come ai meno giovani, agli sportivi e anche ai meno sportivi.
In America ho visto una mentalità diversa e molto più aperta verso questa disciplina, ma credo che anche da noi si stia finalmente capendo che il Pilates è per tutti. Naturalmente anche il Pilates si evolve e l’aggiornamento costante è, secondo me, un obbligo per chiunque sia un insegnante.
Questo non vuol dire che si debba abbandonare il repertorio di esercizi classici del metodo, ma vanno integrati con esercizi più contemporanei e sempre più alla portata di tutti. Come tutto si evolve, si evolve anche il modo di fare Pilates e di insegnarlo e trovo impossibile fare bene il mio lavoro senza un adeguato aggiornamento e un continuo lavoro su se stessi.
Tra i benefici del praticare Pilates regolarmente c’è un miglioramento della forza, della stabilità e della flessibilità ma sappiamo che va a lavorare anche sulla nostra mente. Ci puoi approfondire questo aspetto?
Come molte discipline anche il Pilates lavora sulla coordinazione tra movimento e respirazione, oltre che sulla capacità di eseguire ogni movimento con il giusto ritmo, unendo fluidità e ampiezza dei movimenti. Per fare questo è necessaria una buona concentrazione e una buona capacità di ascolto del proprio corpo. Si impara a percepire come ci muoviamo, come respiriamo e come sia importante muoversi con consapevolezza per evitare di farsi male.
Questa consapevolezza non può che trasportarsi in una maggiore capacità di ascolto del proprio corpo e delle proprie emozioni a 360 gradi, non solo quando si pratica il Pilates, ma nella vita di tutti i giorni.
Inoltre stare meglio fisicamente non può che avere benefici sulla stabilità e il benessere mentale e credo che mai come in questo ultimo anno ce ne sia bisogno.
Nella tua vita privata come nella quotidianità, in cosa pensi la pratica del Pilates ti abbia aiutato o agevolato?
Il Pilates mi aiuta ogni giorno a respirare, a muovermi in modo corretto e a dedicare del tempo alla cura del mio corpo e della mia mente. Questo è fondamentale per ogni persona, soprattutto in una realtà come la nostra dove ci si muove sempre meno.
Quando non riesco a dedicare del tempo alla mia pratica del Pilates mi accorgo di essere più nervosa e meno disponibile con gli altri. Quello che vorrei accedesse anche ai miei allievi è proprio questo: che si rendano conto di quanto alcune ore alla settimane sia vitale dedicarle all’esercizio fisico e a se stessi.
Di cosa sono maggiormente sorpresi i tuoi allievi dopo aver frequentato qualche lezione con te?
Bisognerebbe chiederlo a loro! Credo che la cosa che più li stupisce sia la fatica che fanno durante la lezione, seguita poi da una sensazione di benessere e maggiore elasticità del corpo, e questo si capisce in pochissime lezioni.
Molti allievi iniziano il percorso di lezioni dicendomi che non riusciranno mai a toccare terra con le mani tenendo le gambe tese, ma spesso, dopo poche lezioni ci arrivano e per me è un’enorme soddisfazione. Così come quando si lamentano del dolore agli addominali dopo poche ripetizioni ben fatte. 🙂
E invece tu in cosa rimani sorpresa dopo tanti anni che pratichi e insegni Pilates?
Di quanto il mio corpo sia costantemente in evoluzione e in grado di migliorare anno dopo anno grazie alla pratica di questa disciplina. Joseph Pilates diceva che la nostra colonna vertebrale è in grado di modificarsi fino all’ultimo giorno di vita, senza limiti di età, io aggiungo che tutto il corpo lo può fare.
Per esempio io ho sempre avuto le braccia molto più deboli delle gambe e credevo che ormai non avrei potuto cambiare questa situazione, invece con la pratica quotidiana del Pilates e di esercizi specifici per il rinforzo delle braccia sono migliorata moltissimo e migliorerò ancora. L’importante è non mollare mai!
Questo è quello che dico ai miei allievi ogni volta che si lamentano di non essere abbastanza forti o di non poter migliorare. E quando finalmente mi dicono che si sentono più forti, che si vedono più modellati e tonici per me vuol dire che ho fatto un buon lavoro.
Che consigli dai a una persona che vorrebbe provare a fare Pilates?
Di essere costante nella pratica. Spesso il problema più grande, soprattutto in Italia, di chi comincia a praticare è che non riesce a essere costante e perde motivazione, ma assicuro che con la costanza si possono ottenere risultati insperati e che non potrebbero ottenere con altre discipline.
Questo non vuol dire che io sconsigli altre discipline o altri sport, non sono un’integralista del Pilates, ma dell’attività fisica direi. Solo credo che per chi ha problemi di schiena, collo, articolazioni in genere e desidera riacquistare flessibilità e forza il Pilates sia necessario, anche in abbinamento con altri sport.
Questo è un altro problema che spesso riscontro nella mentalità italiana. Chi fa altri sport esclude a priori di aggiungere altro, come fosse uno spreco di tempo. Non solo non è così, ma si accorgerebbero di quanto la pratica del Pilates aiuti a fare gli altri sport molto meglio. Chi gioca a Golf per esempio non può fare a meno di notare un forte miglioramento nel suo swing e una maggiore resistenza psico-fisica in campo. Chi va a sciare mi conferma che le gambe sono forti e che fin dalla prima sciata non ci sono dolori e stanchezza postumi come prima di fare Pilates.
Potrei fare altri mille esempi ma mi dilungherei troppo. Quello che tengo a precisare è che il Pilates può davvero diventare parte dello stile di vita di chiunque.
Quest’anno come lo scorso anno, con le varie chiusure di centri e palestre non si sono potute svolgere lezioni in presenza. Tu su Instagram sei seguita da oltre 44 mila persone e hai video anche su Youtube, come vedi quindi il connubio tra tecnologia e Pilates?
Inizialmente ero scettica e convinta che non avrei potuto lavorare con lezioni online e anche i video su YouTube non sapevo come sarebbero stati accolti, ma con mia grande sorpresa, dopo le prime lezioni in cui si devono prendere le misure con lo spazio diverso, la telecamera e la lontananza fisica tra insegnante e allievi, si possono ottenere buoni risultati, a volte anche paragonabili alle lezioni in presenza… Come si dice: di necessità virtù!
Rimanendo in tema, nella storia di Joseph Pilates, ovvero colui che ha fondato il metodo Pilates, un episodio spesso citato risale al 1918, quando durante un’influenza epidemica che fece numerose vittime, nessuno dei suoi allievi contrasse il virus. Senza entrare in merito alla scelta politica di chiudere palestre e centri nonostante le precauzioni prese, pensi che ad oggi, l’allenamento (così come l’alimentazione sana e mirata) sia visto come qualcosa legato più all’estetica piuttosto che come una valida base per uno stile di vita salutare che può fare davvero la differenza in periodi complessi come questo che stiamo vivendo?
Ahimè temo che per molti sia esattamente così. C’è ancora pochissima informazione a riguardo e troppa attenzione al lato estetico più che al benessere e alla salute. Mi piacerebbe che, anziché vietare gli allenamenti, e in zona rossa anche all’aperto, ci fosse stata più attenzione da parte delle autorità preposte a sottolineare come invece continuare e anzi incrementare l’attività fisica, sia fonte di rinforzo del fisico e delle difese immunitarie, esattamente come accadde per chi praticava Pilates durante la Spagnola.
Ultima domanda di rito che conclude le nostre interviste, qual è il mantra nella vita di Claudia Ottina?
“Per il tuo benessere fisico e mentale, non ti dimenticare di inserire un allenamento nella tua giornata e sii grato perché lo puoi fare.”
Non è un vero e proprio Mantra, non sono una tipa da Mantra, più una tipa da: “muovi le chiappe e vai!”….non so però se si possa dire. In sostanza credo che sia necessario non fermarsi a piangersi addosso ma reagire alle avversità muovendosi.
Io sono principalmente di pilates e seguo i post della coach Claudia anke se ovvio faccio solo quelli semplici mammi accorgo d avere più mobilità e per sicuro duro più fatica con un ora d pilates che scalare i passi dell appenino tosco Emiliano,grazie mille coach x i consigli lol