Paola Felici è una famosa psicologa e psicoterapeuta che da diversi anni si occupa anche di Costellazioni Familiari e ipnosi. Con lei abbiamo voluto approfondire queste tematiche: capire perché diventa fondamentale per la nostra vita conoscere il passato dei nostri antenati, come avviene una seduta di Costellazioni Familiari e i falsi miti sull’ipnosi.

Paola, lei è una psicologa e psicoterapeuta, perché ha scelto questa strada?

Ho scelto questa strada all’età di 12 anni. Non esisteva ancora la psicoterapia come la conosciamo oggi, vidi un film che mi ha ispirato, senza sapere cosa fosse, pensai: “voglio fare questo” e così è stato. Negli anni ho integrato molteplici approcci, rimanendo fino ad ora sempre nell’ambito clinico.

Lei è specializzata nelle Costellazioni Familiari e nell’ipnosi regressiva. Iniziamo con le Costellazioni Familiari. Per chi non lo sapesse, ci può spiegare cosa sono e perché è importante conoscere la storia della nostra famiglia e dei nostri avi?

La tecnica delle Costellazioni Familiari permette di portare alla luce eventi particolari (spesso dolorosi) che appartengono al Campo Familiare, e con i quali siamo incastrati, irretiti. Il Campo Familiare comprende e mantiene intatti tutti i trascorsi di ogni membro, li mantiene esattamente come sono stati.

Questo Campo Sapiente, è governato da alcune regole che comprendono tutti i membri, indipendentemente dal destino che hanno avuto. Quando qualcuno non viene riconosciuto come appartenente al gruppo (magari per questioni morali) o ci sono dei segreti familiari, o magari il ricordo viene abbellito… questi ed altri comportamenti, portano alla conseguenza che “quel membro” dovrà essere rappresentato da un discendente, il quale, ne ripropone inconsapevolmente il destino.

Fino a quando attraverso i “Bisbigliatori” non venga riportato alla luce il vero destino, allora tutto si placa e può esserci pace per tutti i coinvolti.

Come è possibile che la vita e le scelte di un nostro bisnonno o di un nostro avo, vissuto anche 100 anni prima di noi, possano influenzare la nostra di vita?

Quello che ho visto in ormai venti anni di esperienze è che le Emozioni (dolori, traumi, paure, abbandoni ecc.) sono delle frequenze che restano incastrate nel Campo Familiare, come se creassero un involucro, un abito, nel quale poi i discendenti si adattano, indossandolo inconsapevolmente.

Da quel momento in poi in parte sono portati a rivivere quelle emozioni e ripetere quel destino.

A chi consiglia di iniziare una terapia di Costellazioni Familiari?

A quelli che continuano a ripetere gli stessi eventi disastrosi per la loro vita.

Come avviene una seduta con un terapeuta che si occupa di Costellazioni Familiari? Che differenza c’è tra una seduta in gruppo e individuale?

Qui la varietà è grande, questa tecniche è stata presa da ognuno e adattata al proprio percorso professionale o di vita. In linea di massima, la differenza tra il gruppo e l’individuale sta nell’utilizzare i partecipanti come “Bisbigliatori”, i quali entrando nel Campo di Risonanza con chi porta la domanda, possono percepire e mostrare (attraverso movimenti o parole) l’antenato in questione e la vera storia, dando la possibilità di portare a compimento il movimento incastrato in un loop temporale.

La seduta individuale, comprende solo due soggetti presenti, l’operatore e chi ha bisogno di sciogliere il suo Campo, quindi, qui i “Bisbigliatori” non sono persone ma oggetti che attraverso l’operatore mostrano secondo le posizioni che occupano la storia.

Se io lavoro con le Costellazioni Familiari, gli effetti di queste sedute e lo scioglimento di questi blocchi è possibile che abbiamo conseguenze anche su altri componenti della mia famiglia che non hanno mai preso parte alle sedute?

Certamente! Quando si mette a disposizione il proprio Campo di Informazione Familiare, questo Campo, comprende anche tutti gli altri membri, i quali, indipendentemente dal fatto che siano o meno a conoscenza del fatto che un parente stia effettuando una Ricollocazione, per Risonanza usufruiscono degli effetti.

Parliamo invece di ipnosi. Purtroppo, causa anche pseudo millantatori che si vedono spesso in tv, l’ipnosi è vista come qualcosa che può causare disagio e paura, perché sembra che tu non abbia più il controllo del tuo corpo e della tua mente. Cos’è in realtà e come interviene nel processo terapeutico?

L’ipnosi è un processo naturale, dovuto alle frequenze cerebrali in cui si trova il cervello in determinate circostanze. Onde Alfa, Beta, Delta, Theta, Gamma. Entrare in trance è semplicissimo, noi tutti lo facciamo ogni ora e mezza circa per una ventina di minuti senza esserne consapevoli.

Varie tecniche sono in grado di utilizzare o elicitare lo stato di trance più o meno profondo.  Non è l’ipnosi in sé ad essere “pericolosa”, quanto l’uso che se ne fa. Dipende in grande parte dall’operatore, che tipo di approccio utilizza, quanto è in grado di “sapere” cosa sta facendo e dove sta portando, o inviando il paziente. Qui il discorso sarebbe lungo e tortuoso.

Quando è più consigliato fare sedute di ipnosi piuttosto che Costellazioni Familiari?

Sono due approcci che si integrano molto bene. Chi conosce l’ipnosi sa vedere che durante le Costellazioni Familiari, si utilizzano le stesse Frequenze cerebrali e anche qui dipende molto dall’operatore (preparazione ed esperienza).

L’ipnosi ha veramente molti risvolti e può essere utilizzata per esplorare Campi e Mondi, per esplorare e sciogliere Traumi, Paure, per diventare più assertivi ecc. l’ipnosi è anche Transgenerazionale.

Lei fa consulenza psicologica a distanza, ovvero i pazienti possono contattarla da qualsiasi parte del mondo tramite Skype, Zoom… e fare una seduta con lei. Come lo vede questo binomio psicologia – tecnologia? Pensa che il fatto di non essere in presenza come in una seduta tradizionale e avere uno schermo di mezzo possa in qualche modo influenzare la seduta stessa o l’approccio del paziente?

La mia avventura con le consulenze a distanza inizia nel 2000 con la PsicologiaItinerante. Sono stata una pioniera in questo campo, prima non era consentito fare consulenze a distanza, le mie prime 10.000 infatti sono state “esperienze gratuite”.

Solo con la pandemia è stato sdoganato completamente questo aspetto. Per me essere ovunque nel mondo, vedersi, parlarsi e confrontarsi in tempo reale è meraviglioso e non toglie nulla alle sedute vis-a-vis che sono anch’esse bellissime.

Ultima domanda di rito, qual è il mantra nella vista di Paola Felici?

La paura svanisce, la vita fiorisce.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *