Sapevi che fin dall’antichità i bagni di suono venivano usati come strumento di guarigione? Gli antichi greci usavano i flauti per curare la digestione, il didgeridoo era utilizzato dagli aborigeni per curare i malati e i tibetani usano tutt’oggi le campane tibetane durante le meditazioni.
Ci sono diverse ricerche che hanno confermato i benefici curativi dei bagni di suono a livello psicologico. Nessun tipo di medicina alternativa, non vanno a sostituire i farmaci o le terapie, ma possono essere d’impatto sulla salute psicofisica.
Cosa sono i bagni di suono
I bagni di suono sono delle sedute della durata di 40-50 minuti in cui vengono diffusi dei suoni che facilitano il rilassamento e la meditazione. Queste possono essere campane, campane tibetane, gong e queste sessioni sono guidate da un esperto che guiderà in questa esperienza. Prima di ogni sessione si imposta un tema come gratitudine o amore per se stessi, qualcosa di positivo su cui ci si possa concentrare. Ci si sdraia o ci si siede, in modo da assumere una posizione comoda in modo da potersi concentrare. Si dà quindi avvio alla riproduzione del suono.
Durante i bagni di suono le persone possono sperimentare diversi stati sia fisici che mentali: molti cadono in un profondo senso di rilassatezza, alcuni possono persino addormentarsi. Altri possono trovare una soluzione a un problema, rilasciare un senso di ansia che li attanagliava, piangere… è una cosa molto soggettiva che ognuno sperimenta in maniera diversa. La stessa persona, ripentendo più sedute di bagni di suono, potrebbe variare ogni volta ciò che prova.
Il potere del suono sul corpo
Già migliaia di anni fa, le popolazioni e le varie tribù utilizzavano suoni e canti per le guarigioni. Quante volte ti è capitato che sentendo una canzone, il tuo umore migliorasse o ti servisse per darti la carica?
Per quanto ci siano molte ricerche che dimostrano i benefici terapeuci del suono, ce ne sono meno sui bagni di suono. Tuttavia è stato condotto uno studio del 2016 in cui una sola seduta con le campane tibetane, abbassava le tensioni, la rabbia, senso di affaticamento e depressione nelle persone che avevano effettuato la seduta. Anche i sentimenti di benessere spirituale aumentarono e gli effetti furono più evidenti tra le persone che non avevano mai provato la terapia del suono.
Ciò è dovuto al fatto che alcuni suoni sono in grado di attivare il sistema nervoso parasimpatico – quello che si occupa di regolare il riposo – e provoca quindi il rilassamento dei muscoli, il rallentamento del respiro, pressione e frequenza cardiaca inferiori. Inoltre, attiverebbero i percorsi sensoriali che competono con i percorsi di dolore ed è per questo che alcune persone arrivano a piangere o provano un senso di sollievo dopo una seduta di bagni di suono.
I bagni di suono curano quindi dalla malattia? No, ma potrebbero avere un effetto calmante sulla mente e sul corpo e aiutare ad alleviare sintomi come ipertensione, insonnia, ansia e stress e possono essere un valido alleato ai trattamenti standard.
Inoltre, possono essere utilizzati come basi per meditare, perché potrebbero aiutare il cervello ad arrivare ad uno stato di rilassamento più facilmente.
Ti proponiamo qui sotto un video in cui potrai sperimentare un bagno di suono attraverso le campane tibetane. Ti basterà far partire la musica, trovare un posto tranquillo in cui sdraiarti e cercare di liberare la mente concentrandoti solo sul suono.