Negli anni la pratica della meditazione ha acquisito sempre di più un’immagine popolare e con essa si sono diffuse notizie in merito che, se da una parte possono essere vere ed accurate, dall’altra sono dei veri e proprio falsi miti o info stereotipate. Per conferma, ti basterà chiedere alle persone che conosci, cos’è la prima cosa che pensano o associano alla parola meditazione. Anzi, tu stesso magari potresti avere la concezione di pratica mistica, associata alla religione o tipica dei monaci buddhisti. Ecco perché sarebbe meglio fare chiarezza su questa pratica sfatando i principali 6 falsi miti in circolazione.
6 falsi miti sulla meditazione
Meditare è difficile
Proprio a causa della credenza dei falsi miti, si pensa alla meditazione come a qualcosa di difficile, analizziamo e valutiamo la pratica, imponendoci anche delle aspettative quando, semplicemente facendola si può capire. La realtà è proprio l’esatto contrario, è più difficile spiegare la meditazione che farla, soprattutto perché gli aspetti tecnici sono molto chiari e diretti.
I benefici della meditazione si vedono dopo anni di pratica
Altro falso mito, perché il tuo corpo e la tua mente cominceranno a notare piccoli positivi cambiamenti già dalla prima volta che mediti, quindi a dispetto di quello che si può pensare, i benefici della meditazione si riscontrano sia sul breve che sul lungo termine.
Chiaramente, più la meditazione sarà una pratica costante e continuativa, più profondi e duraturi saranno questi cambiamenti positivi. Essendo la meditazione una pratica, come tutte le altre pratiche, più ti eserciti, più non solo migliorerai ma i risultati saranno maggiori.
La meditazione è legata alla religione
La meditazione non è legata a nessuna religione e nessuno ti chiederà di cambiare quello in cui credi. Questo falso mito però è forse uno dei più forti e più diffusi per il semplice fatto che la meditazione rientra come pratica in religioni come il buddhismo, il taoismo, l’induismo…
La meditazione è di per sé una semplice tecnica mentale e praticarla non significa che tu si sia unito a una setta o una delle religioni citate sopra. Come utilizzi i pesi in palestra per allenare i muscoli, così la meditazione è il tuo strumento per rafforzare mente, corpo e spirito. La meditazione può essere quindi praticata da tutti indipendentemente dalle credenze che si ha, anzi, molti di quelli che praticano meditazione, scoprono che questa pratica li ha aiutati ad avere una connessione più profonda con la propria fede, qualunque essa sia.
Io non sono capace
Altro falso mito sulla meditazione molto diffuso è il fatto di credere che ci siano persone più portate per farla e altre meno. Saper meditare non è né una dote né un talento innato, come abbiamo detto prima è una pratica, ergo tutti ne sono capaci. Tu non sei nato sapendo già leggere e scrivere, cosa hai fatto? Sei andato a scuola e giorno dopo giorno hai imparato il significato delle lettere, il loro suono, le sillabe e come queste formassero le parole, poi le frasi e così via. Lo stesso vale per la meditazione, quello che ti manca è semplicemente un minimo di istruzione che ti permetta di capire come funziona e cosa devi fare.
Questo punto è facilmente risolvibile perché esistono tantissime forme di meditazione e per iniziare ti basterà scegliere delle meditazioni guidate, in cui una voce ti porterà passo a passo attraverso la pratica. Esistono poi anche diversi corsi in cui un bravo insegnante, sarà in grado di darti le basi di cui hai bisogno, cosicché tu possa man mano diventare autonomo nel praticarla.
In sostanza, la meditazione non è qualcosa di elitario, tutti possono praticarla: a qualsiasi età, credendo in qualunque religione, qualsiasi professione svolgano.
Non ho tempo per meditare
Se dovessimo fare una classifica dei falsi miti sulla meditazione, questo probabilmente sarebbe nei primi 3 posti. Come ci ha spiegato benissimo Grazia Pallagrosi nella sua intervista: “Le persone pensano di non avere tempo per meditare e questo pensiero non ha nessuna base effettiva, è frutto di un’abitudine di pensiero”.
Ti basti pensare che alcuni tra i maggiori leader e imprenditori mondiali, non solo meditano tutti i giorni, ma è una delle prime cose che fanno al mattino quando si svegliano. E se trovano il tempo loro…
Il punto di svolta in questa credenze, sta nel fatto di introdurre la meditazione come pratica in maniera guidata e graduale. Se non hai mai corso in tutta la tua vita, il primo giorno di allenamento non puoi pretendere di correre ininterrottamente per 5 km, sarebbe controproducente sotto tutti i punti di vista, oltre al fatto che sarà stata un’esperienza talmente estenuante che non vorrai mai più ripeterla.
Con la meditazione, il concetto è esattamente lo stesso. Comincia il primo giorno con un minuto (60 secondi), il secondo giorno con 2 minuti, il terzo giorno con 3 e così via… il punto è quello di rendere la pratica un’abitudine ma senza sforzo e soprattutto senza che dopo 2 giorni tu non decida di mollare come si fa con le diete. Anzi, proprio il libro di Grazia, Meditazione facile per umani indaffarati, da 1 a 21 minuti al giorno, potrebbe esserti proprio d’aiuto su questo punto, essendo un’ottima guida per chi comincia.
Meditare è scomodo e richiede un ambiente adatto
Se quando pensi alla meditazione la prima cosa che ti viene in mente sono i monaci con la testa rasata che stanno seduti a gambe incrociate su scomodi pavimenti, non sorprende che si abbia l’idea della meditazione come qualcosa di sgradevole. Semplicemente questa è solo una delle facciate della meditazione che risulta coerente con le pratiche tradizionali orientali, ma che qui in occidente non hanno seguito.
Anzi, uno dei due aspetti fondamentali della meditazione è proprio quello di trovare una posizione comoda per te. Per alcuni equivale allo stare seduti sopra un cuscino a gambe incrociate, per altri è stare seduti su una sedia, per altri ancora ad essere sdraiati supini… . Lo scopo è quello di far rilassare mente e corpo e ci riusciremo solo se troveremo una posizione in cui ci sentiamo a nostro agio.
Lo stesso discorso vale per l’ambiente in cui praticare la meditazioni. Non sono necessari candele, incensi, vestiti particolari, cuscini, altarini o altro. Basterà trovare una stanza silenziosa in cui potrai rilassarti e se pensi che musica, incensi e candele possano aiutarti a raggiungere questo stato allora aggiungili ma non sono elementi indispensabili.
Ora che conosci i 6 falsi miti sulla meditazioni più comuni, sarai anche in grado di poter cominciare la tua pratica in tutta serenità, senza pregiudizi. E ricordati che tutti sono in grado di meditare, quindi se all’inizio pensi di aver bisogno di una guida per prendere maggiore confidenza, iscriviti a un corso, scarica un’app o guarda dei video.